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Ecco, poco più di un mese dopo, la breve-lunga storia di cosa è successo in questa favolosa avventura, iniziata per caso alcuni mesi fa e che non è certo finita qui.
UN SOGNO CHE DIVENTA UN PROGETTO COLLETTIVO
Il Theatre for Transition Learning Village, nasce dal sogno di alcuni visionari che insieme hanno immaginato di poter creare, da qualche parte in Europa, un incontro tra persone che praticano il teatro e che lavorano per la transizione verso una società migliore e sostenibile per il pianeta.
E così ispirandoci ad un tecnica di progettazione molto poco convenzionale, chiamata Dragon Dreaming, tra mail, skype call su diversi fusi orari, sempre più persone hanno dato il loro contributo alla progettazione di questo evento e immaginato di creare le basi per il Network del Teatro per la Transizione.
Non sapevamo quante persone avrebbe partecipato, ma…
CHIUNQUE VENGA E’ LA PERSONA GIUSTA
Alla fine, non so se più “per colpa” mia o di qualcun altro (tipo Antonio), abbiamo finito per portare tutti sulle colline di Bologna, a Monzuno, presso l’Ecovillaggio Alluce Verde, dove un gruppo di famiglie, lasciando la città, ha iniziato un progetto di resilienza, recuperando un casolare abbandonato e relativi terreni per farne la propria casa, ma anche un luogo aperto, dove fare esperienze diverse (come quella del nostro Villaggio). Ci siamo subito sentiti a casa.
Per una settimana (dal 20 al 26 luglio) siamo stati più di 50, da 12 paesi – Spagna, Grecia, Israele, Germania, Polonia, Austria, Francia, Olanda, Belgio, Italia, Stati Uniti, India – con diverse formazioni teatrali, alcuni attori e/o registi, altri facilitatori e formatori, semplici attivisti, o studenti desiderosi di imparare, ma tutti interessati ad incontrarsi ed interrogarsi su come il Teatro possa facilitare la Transizione verso un nuovo modello di società, dove ci si prenda cura del pianeta su cui viviamo, si costruiscano comunità più resilienti e coese, migliori relazioni tra uomo e donna.
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